Alla scoperta dei centri abitati dell’isola d’Elba

Singolare destino per questa nostra isola italiana, la terza per dimensioni dopo Sicilia e Sardegna, a meno di un’ora dalle coste toscane, a quasi un’ora e mezzo dalla francese Corsica, la maggiore tra le altre sei piccole isole toscane: Capraia, Giglio, Gorgona, Montecristo, Pianosa.

Troppo grande per essere “isola minore” e per considerarsi un incontaminato santuario della natura (come ad esempio Montecristo o Favignana) e troppo piccola per competere con le grandi, come ad esempio la vicina Corsica.

Ma qui stanno il suo segreto, il suo fascino e la sua ricchezza. Una straordinaria diversità, in poco spazio, una grande e multiforme varietà del paesaggio e della storia dell’uomo: è questa la chiave di lettura che è bene tener in tasca appena si sbarca sull’isola, grimaldello che vi consentirà di aprire il forziere dei suoi tesori e di apprezzare appieno ciò che essa vi offre. Varietà e diversità che ritroviamo nella storia del popolamento umano e dei suoi centri abitati.

L’Elba ha una superficie di circa 224 kmq, 30.000 residenti suddivisi in otto, conflittuali ed anacronistiche amministrazioni comunali (Portoferraio, Porto Azzurro, Capoliveri. Rio nell’Elba, Rio Marina, Marciana Marina, Marciana, Campo nell’Elba). I centri di collina sono il vero cuore pulsante della storia e della cultura elbana, ma oggi si presentano affaticati, spesso deserti, con molte case che vivono solo in estate. Contraddizioni e perversioni dello sviluppo turistico che ha, ovviamente, privilegiato la costa. Ma è qui in collina, che troviamo le radici delle tradizioni locali e l’autentica dimensione insulare. Stili di vita che hanno permesso la sussistenza a generazioni di contadini e di minatori. Le marine si sviluppano molto tardi, a partire dalla fine del 1800 e divengono l’elemento trainante dell’economa dell’isola. Tutti i centri di collina sono di origine mediavele e conservano testimonianze tipiche dell’architettura romanica.

E così nella parte orientale abbiamo Rio nell’Elba, antico borgo minerario, (Rio Alto o Rio Castello) che si sdoppierà nel suo corrispettivo costiero, Rio Marina, la marina di Rio, appunto, solo nel 1882. Nella zona centrale abbiamo il medievale centro collinare di Capoliveri (il Caput Liberum citato nei documenti storici già nel 1291 come comunità autonoma) che nel 1863 darà origine a Porto Azzurro, anche se nel golfo omonimo esisteva già il presidio spagnolo di Forte San Giacomo edificato nel 1603, che coincideva con la comunità di Porto Longone, governata dagli spagnoli fino al 1801. A ovest, di fronte alla Corsica, intorno alla grande e granitica montagna elbana (Monte Capanne mt. 1018) troviamo, a nord, la medievale Marciana e la marina di Marciana, comune autonomo dal borgo collinare dal 1884; lungo la costa meridionale ecco l’animata marina di Campo (comune dal 1884) con i suoi due piccoli e struggenti corrispettivi collinari anch’essi di origine medievale, San Piero e Sant’Ilario.
Ci resta il centro più grande e più abitato (12.000 residenti), unica e straordinaria eccezione al nostro schema: Portoferraio. E’ l’unica città di fondazione dell’isola. Cosimo I de’Medici nel 1548 volle edificare (ovviamente per motivazioni economiche e strategiche) la sua città, che si chiamerà Cosmopoli, città di Cosimo, appunto, straordinario ed unico esempio di architettura militare fortificata.