La particolare morfologia, la sua superficie e le caratteristiche ambientali, fanno dell’isola d’Elba, oggi inserita nel Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano dal 1996, un paradiso per le escursioni a piedi, per vere e proprie esperienze trekking, passeggiate sospese tra mare e cielo.
La rete sentieristica è molto sviluppata e beneficia delle caratteristiche tipicamente collinari e montuose dell’isola. Le dorsali interne e i rilievi maggiori coincidono con i percorsi più spettacolari e interessanti sia dal punto di vista storico che paesaggistico. I percorsi e gli itinerari sono davvero tanti, indicheremo quelli più spettacolari e suggestivi.
Nel versante orientale, che coincide con la zona delle miniere del ferro, l’itinerario più rappresentativo è quello che parte dal borgo medievale di Rio nell’Elba, si sale verso le colline sovrastanti raggiungendo la vetta, poi si sviluppa in quota attraversando la cresta con una spettacolare vista sui due versanti quello occidentale e quello rivolto verso oriente di fronte alla costa toscana, che offre esaltanti scorci sulle miniere e sulle antiche cave del ferro.
Tra gli itinerari escursionistici presenti nella parte centrale dell’isola d’Elba, caratterizzata da ampi golfi e dalle zone pianeggianti più estese, può essere scelto il percorso del Molino a Vento: offre il paesaggio straordinario del versante meridionale, del Golfo Stella e al tempo stesso regala il panorama superbo sulla costa nord dominata dalle imponenti fortificazioni rinascimentali di Portoferraio.
A occidente, ancora imbarazzo nella scelta del percorso, il massiccio granitico di Monte Capanne (1018 metri la vetta più alta dell’intera provincia di Livorno) offre il meglio di se in chiave escursionistica. Uno dei più spettacolari parte dal piccolo borgo di Pomonte, (quindi un po’ faticoso perché si parte da quota zero) sale verso la vetta di Monte Orlano, arriva alla sommità della dorsale del Colle della Grottaccia, e inizia a scendere di nuovo verso il mare attraversando la rigogliosa e fresca Valle dei Mori.
I più esperti possono percorrere il famoso 00 che presenta alcuni tratti con ganci di sicurezza, ma senz’altro spettacolare è anche il percorso che inizia da Marciana (375 slm), passa dal Santuario di Madonna del Monte, e in quota raggiunge il versante meridionale per scendere verso Chiessi o Pomonte: è davvero consigliabile percorrerlo verso la fine di maggio quando la fioritura della vegetazione mediterranea offre il meglio di sé, regalando l’endemica viola dell’Elba (Viola corsica ilvensis) che cresce in simbiosi con i luminosissimi cuscini della ginestra di Salzman (Genista salzamanii, anch’essa un endemismo).
E’ molto conosciuto tra gli escursionisti l’itinerario, creato e sviluppatosi in chiave puramente promozionale, che collega tutta l’isola, da est a ovest, noto con il nome di GTE – Grande Traversata Elbana. E’ consigliabile percorrerlo (servono almeno 3 giorni di cammino effettivo) a tappe, scendendo verso le marine per il pernottamento: l’approvvigionamento d’acqua non sempre è facile e non vi sono rifugi.