Come approfittare del ritorno del sereno dopo una giornata di temporale o pioggia. Facevo giusto una passeggiata lungo la bellissima spiaggia di Lacona, situata al centro del versante meridionale dell’isola. Era appena tornato il cielo sereno dopo una giornata di pioggia ma si intravedevano giàle prime luci della sera: era il crepuscolo.
Di fronte alla particolarità di questa insenatura e delle dune pullulanti di forme di vita tipiche di queste zone, che si accingono a prepararsi all’umidità notturna, il mio pensiero si concentrava su come in realtà quest’isola non sappia offrire solo il mare e la sabbia scottante per il turista cittadino distratto e pigro, ma altri ben più nobili passatempi, anche quando il clima è più fresco, l’aria più pulita grazie alla pioggia appena passata, il mare ancora un po’ increspato, la sabbia umida e bagnata.
Nei giorni seguenti mi dedicai quindi alla ricerca e all’osservazione di queste occupazioni. Vicino alla grande spiaggia di Lacona si trova la più tranquilla e meno affollata spiaggia di Margidore, esposta a sud-est che regala una meravigliosa vista sul versante capoliverese fino agli isolotti delle Gemini. Qui decisi di riposare un po’ la mente dai pensieri della quotidianità e passeggiando sulla spiaggia riscoprii, come una bambina, la gioia di trovare abbandonati sulla riva i regali lasciati dal mare dopo la mareggiata avvenuta la notte precedente. Raccolsi una piccola stella marina, spiaggiata che si era conservata pressochè intatta alla violenza del mare in tempesta. È sempre bello osservare come la natura abbia cura dei suoi tesori e come in mezzo alla forza bruta di un evento atmosferico ci sia sempre un’attenzione, quasi calcolata, per questi piccoli oggetti delicati, attenzione che noi uomini oggi fatichiamo ad avere sia per l’ambiente circostante che per i nostri simili.
Animata da una tale riflessione decisi di conservare quello che il mare si era preoccupato di difendere, sfruttando la mia creatività e facendone una decorazione per la mia casa.
Un’altro passatempo molto interessante diffusosi negli ultimi tempi tra alcuni ragazzi dell’isola è il surf da onda.
Alcuni giovani infatti, hanno deciso di approfittare dei divertimenti che il mare offre anche d’inverno e nelle giornate estive successive a una mareggiata o a una ventolata. È bello vedere come la forza del vento che crea le onde possa essere sfruttata da questi ragazzi, che grazie ad essa si divertono, imparando l’attesa e la pazienza.
Come uccelli migratori si spostano, seguendo il vento e le correnti, ora in quel versante dell’isola ora nell’altro, sognando di cavalcare l’onda perfetta con le loro tavole colorate. Loro, meglio di chiunque altro si rendono conto di quanto sia vantaggioso abitare o soggiornare in un’isola in cui le distanze non sono enormi, e in cui ci si può spostare velocemente da un versante all’altro, godendosi ora il sole, ora il vento.
L’Isola d’Elba è poi nota come molti sanno per l’abbondanza di minerale ferroso. Fin dai tempi più antichi fu frequantata da molte popolazioni che conoscevano l’uso dei metalli. Come ad esempio gli antichi Etruschi, che crearono sull’isola forni fusori, alcuni dei quali visibili ancora oggi. L’origine dell’escavazione e della lavorazione del minerale si perde nella notte dei tempi, Oggi, come allora, possiamo passeggiare all’interno delle zone minerarie elbane e godere di paesaggi unici e particolari.
Approfittai appunto di una queste giornate leggermente uggiose, in cui i raggi solari scarseggiano, nascosti dalle nubi, per avventurarmi in una di queste zone. Con stupore mi accorsi che le spiaggie ferrose dell’isola sono capaci di offrire una loro luminosità anche quando il sole manca: quella dei minerali che con il loro luccichio rendono l’isola e le sue coste famosa fin dai tempi più remoti.
Irene Garfagnoli – Content Curator