A primavera l’Elba si prepara ad accogliere le rondini
- 23 Marzo 2017
- Eventi
Tu sei come la rondine che torna in primavera. Ma in autunno riparte; e tu non hai quest’arte. Tu questo hai della... Leggi tutto
Arriva per la prima volta a Portoferraio una importante mostra, proveniente dal Museo di Storia Naturale G.Doria di Genova, nata dalla collaborazione tra Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano e l’Assessorato alla Cultura del Comune di Portoferraio.
La scoperta delle Americhe costituisce, si sa, un momento di assoluto cambiamento nella storia. Per mettere a fuoco le conseguenze scientifiche, botaniche e zoologiche derivate dalla messa in contatto del Vecchio e del Nuovo Mondo, il museo di Storia Naturale di Genova, ha organizzato questa esposizione che ne ripercorre gli effetti scientifici.
Castori, pappagalli, anatre, tacchini, visoni, pesce persico, procioni, cervi, nutrie. Ma anche tabacco, zucche e zucchine, pomodori, patate dolci, ananas, girasoli, mais, fagioli, cotone (americano), peperoni. Animali e piante che sono arrivati in Europa dopo la scoperta dell’America, il 12 ottobre 1492.
Ma oggi sappiamo che piante e animali viaggiarono in entrambe le direzioni. Nei secoli successivi i navigatori europei portarono nel nuovo continente molti prodotti comuni sulle nostre tavole, come asparagi, cetrioli, carciofi, cardi, cavoli, lattuga e sedano, melograni, more e pere.
Sono prese in esame le vicende delle diverse specie zoologiche e botaniche che sono state importate in Europa come tali, piante coltivate e naturalizzate, animali allevati e liberi in natura, che hanno attraversato l’Oceano Atlantico per ragioni e fini diversi. Viene affrontato anche il trasferimento di prodotti di origine animale e vegetale che, pur restando in patria, hanno influito sulla nostra civiltà con i loro derivati, come per esempio le materie prime per l‘industria della gomma, le materie tintorie, i farmaci, i legni per l’ebanisteria, le pelli e pellicce, gli alimenti come il cacao o i frutti esotici, gli aromi. L’esposizione è frutto del lavoro di zoologi, botanici, storici dell’economia, dell’arte, dell’agricoltura etnologi, medici, farmacologi, esperti in fitopatologia, in gastronomia.
L’esposizione, che fu realizzata nel 1992 dal Museo Civico di Storia Naturale di Genova, proprio 500 anni dopo la scoperta del contenente americano, è una sintesi scientifica e divulgativa ancora oggi di grande efficacia, frutto del lavoro di zoologi, botanici, storici dell’economia, dell’arte, dell’agricoltura, etnologi, medici, farmacologi, esperti in fitopatologia e in gastronomia.
La mostra che si tiene al Forte Inglese di Portoferraio, comprende 30 pannelli e resterà aperta fino a giugno, nei giorni di venerdì, sabato e domenica dalle 17 alle 19. La visita delle scuole è su appuntamento.