Il Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano diviene realtà nel luglio del 1996 dopo una lunga fase di gestazione normativa e di contrasti tra i suoi sostenitori e i contrari. La fase di preparazione legislativa coincide con il dibattito culturale intorno alla necessità di istituire le aree protette, che nel nostro paese inizia negli anni 30 con la creazione dei primi parchi nazionali storici.
Nel 1991 viene approvata la legge quadro sulle aree protette, in cui si individuano aree di reperimento per l’istituzione dei nuovi parchi: tra queste anche il nostro arcipelago. La fase di contrasto è costituita da un aspro e spesso fuorviante dibattito tra la popolazione delle isole, di cui, la maggior parte è preoccupata di vedere ridurre la propria libertà di movimento con regole più restrittive sull’uso del territorio.
Oggi, a 20 anni dalla sua nascita, il Parco ha dimostrato la sua funzione positiva anche se non ha sviluppato appieno le enormi potenzialità in termini di promozione del territorio che si incarica di tutelare. Il parco dell’Arcipelago Toscano comprende tutte le sette isole toscane dalla più grande, l’isola d’Elba alla più piccola, Gorgona. Per la parte terrestre sono all’interno del perimetro del parco per intero le isole di Montecristo, Pianosa, Giannutri, Gorgona, per circa metà l’isola d’Elba per due terzi Capraia e per un terzo l’isola del Giglio (per un totale di circa 18.000 ettari), a mare include alcune zone di protezione intorno alle isole più piccole per un totale di circa 60.000 ettari: è la più estesa area marina e terrestre protetta d’Europa.
Ogni isola ha una sua forte identità culturale e una sua straordinaria matrice legata alla storia naturale. Isole aperte e isole chiuse. Isole che per loro vocazione si sono aperte alla conquista dei popoli mediterranei e isole che si sono rinserrate nella loro minuscola dimensione divenendo, a volte esclusive e magiche a volte misteriose e vietate.
Gorgona, slanciata verso nord, la più piccola (2,2 kmq) ancora oggi sede di un penitenziario, si raggiunge da Livorno con collegamento settimanale e sono possibili solo visite guidate giornaliere (mediamente 4 giorni alla settimana su prenotazione).
Un salto verso sud e troviamo, poco più grande Giannutri (2,6 kmq), slanciata verso il meridione, anfratti e grottoni tipici delle scogliere dell’isola, praticamente disabitata e popolata solo in estate grazie al villaggio turistico e ai molti sub che in giornata, previa autorizzazione dell’Ente Parco effettuano immersioni ed escursioni guidate gionaliere.
Pianosa, straordinaria piattaforma calcarea immersa in un mare cristallino, vietata per secoli, residenza di esuli romani e sede fino al 1999 di un carcere di massima sicurezza, ancora oggi ci si interroga sul suo futuro. Il Parco Nazionale garantisce con le guide del Parco la fruizione giornaliera.
Montecristo (10,40 kmq.) misteriosa montagna di granito che si erge dalle acque del Mediterraneo, santuario della natura, accessi limitati con visite giornaliere solo su prenotazione per motivi di studio o di ricerca.
Capraia e Giglio, vagamente somiglianti nella morfologia; Capraia (19,30 kmq) selvaggia con le sue maestose scogliere vulcaniche, Giglio (21,20 kmq) con le sue candide spiagge granitiche, pochi residenti a Capraia, abbastanza vissuta ed abitata il Giglio (circa 2.500).
Poi l’Elba, la maggiore con la sua storia millenaria legata all’estrazione dei metalli, le scorrerie piratesche, le fortificazioni rinascimentali, l’avventura napoleonica, con la sua esaltante biodiversità, i suoi animati borghi marini, i suggestivi e silenziosi paesi di collina persi in un passato che ancora affascina e incanta il visitatore che sappia ascoltare il racconto dei vicoli, delle piccole scalinate e delle strette stradine.
Per informazioni e prenotazione delle visite sulle isole e per qualsiasi servzio Infopark Parco Nazionale Arcipelago Toscano Tel. 0565 908231 mail info@parcoarcipelago.info