Le spiagge da Porto Azzurro a Rio Marina

Da Naregno, in direzione est, incontriamo Capo Perla (90 m ghiaia fine mista a sabbia), dominata dalla fortezza spagnola di Forte Focardo (1678) che ospita il faro. Accesso solo via mare.Siamo a Porto Azzurro. Le piccole spiagge in paese sono due, La Rossa e la Pianotta. Non vale la pena fermarsi per le spiagge, ma la sosta è d’obbligo per una visita del paese, specialmente la sera, animato da bancarelle ambulanti e negozi, con la sua bella piazza sul mare.

Seguendo la provinciale in direzione Rio Marina, dopo un chilometro circa, incontriamo la Barbarossa spiaggia in sabbia (130 m). Una bella atmosfera con ristorante e bar sul mare. Servizi noleggio, bar e ristoranti.

Anche in questa parte dell’isola le spiagge si manifestano con un paesaggio aspro e forte delle miniere del ferro. Così sono Reale, che conserva ancora i resi dei vecchi impianti minerari sulla scogliera, Terranera, piccola lingua di sabbia scura che sapare il mare da un suggestivo laghetto di acqua verdissima originatosi dalle escavazioni dei giacimenti di pirite (attenzione è acqua sulfurea), e così è Ortano, dove i ricordi della miniere sono più difficilmente percepibili, restano solo alcune tracce nella parte ovest della scogliera, proprio di fronte al caratteristico isola dei Topi che impreziosisce l’ampia insenatura. Le spiagge si possono raggiungere percorrendo la provinciale Porto Azzurro-Rio Marina e svoltando a destra dove incontrate la segnalazione. A poca distanza dall’accesso per Barbarossa, sempre dalla provinciale si raggiunge con una deviazione la spiaggia di Reale (100 m sabbia e ghiaia fine). Sono presenti tutti i servizi e un bel campeggio direttamente che termina sulla spiaggia. Oltre il promontorio, con una breve passeggiata di circa 200 metri si può arrivare a piedi a Terranera (100 m sabbia e ghiaia). Sabbie nere e microcristalli di ematite, le fiammeggianti tonalità dell’ocra, il giallo della sulferea pirite, e lo specchio d’acqua verde del caratteristico laghetto: è un’atmosfera insolita e struggente.  Insieme ad altri ambienti simili, non molto data la ristrettezza del territorio insulare, la valle di Ortano (200 m sabbia e ghiaia) rappresentava una della pianure costiere più ricche di acqua dell’intera isola. Pianure certo di dimensioni limitate, ma le più grandi dell’Elba. L’insenatura è stata utilizzata nel periodo di attività mineraria, impianti per la caricazione del minerale, officine, e pontili, poi è iniziata l’avventura turistica con la costruzione di un grosso complesso residenziale, spesso soggetto a cambi di proprietà e di gestione. La spiaggia è abbastanza ampia, il tratto di costa è di grande suggestione per rilassanti nuotate e immersioni di superficie. Ovviamente il complesso turistico è … incombente per gli ospiti esterni, che comunque possono accedere alla spiaggia. Servizi noleggio, bar e ristoranti.